La Dismorfia Muscolare: Quando i muscoli non sono mai abbastanza

La dismorfia muscolare o Vigoressia può essere definita come una “preoccupazione costante di non essere sufficientemente muscolati".

Come si presenta la dismorfia muscolare?

Gli individui affetti da dismorfia muscolare sviluppano una marcata dipendenza dall'esercizio fisico (protratto per molte ore al giorno), unita ad un’attenzione eccessiva alla loro dieta. Questo, inoltre, è associato ad un senso di inadeguatezza che li induce ad evitare contatti sociali, a fallire frequentemente nelle relazioni interpersonali.

In particolare, risultano compromesse aree importanti del loro funzionamento (sociale, occupazionale, relazionale): questi soggetti possono allenarsi per più di due ore al giorno, talvolta sacrificando importanti impegni sociali, e compromettendo la loro salute fisica.
Alcuni studiosi hanno confermato come ad esempio, alcuni di questi rinuncino anche a ruoli di rilievo in affari, in ambito legale o medico, pur di perseguire lo scopo di allenarsi il maggior tempo possibile in palestra. Altri hanno perfino compromesso le relazioni familiari, divorziando dalle mogli perché il bisogno di allenarsi aveva la priorità su ogni altra cosa.

Lo specchio deforme di Adone

I soggetti con tale disturbo, inseguendo un ideale corporeo “ipermesomorfico”, ipertrofico, hanno necessità di sviluppare sempre più massa muscolare ricorrendo, spesso, a uso di sostanze illegali, in particolare steroidi anabolizzanti. Queste sostanze aiutano i muscoli a raggiungere livelli di sviluppo non ottenibili con il semplice esercizio fisico e possono provocare conseguenze negative sia di natura fisica che psichica come aumento dell’aggressività, e anche impotenza sessuale. Nonostante i soggetti siano consapevoli di tali effetti collaterali, l’uso di steroidi è fortemente diffuso.
Tuttavia, per ottenere il corpo desiderato non si limitano solo a sottoporsi ad estenuanti esercizi fisici o all'uso di sostanze illegali dannose, ma si sottopongono anche a meticolose diete in cui sono ammessi solo alimenti iperproteici, importanti per lo sviluppo muscolare, mentre sono categoricamente esclusi cibi ad alto contenuto di grassi e carboidrati.

Il bisogno estremo di muscolazione, ottenuto attraverso severe routine e costrizioni, sembrerebbe rappresentare un mezzo di compensazione psicologica per un senso di inadeguatezza circa la propria mascolinità esperita. Difatti, attualmente è ampiamente condivisa l'idea che la dismorfia muscolare sia un problema prevalentemente maschile, sebbene siano stati documentati anche casi di donne.

La dismorfia muscolare spesso definita anche anoressia Reverse, poiché come nel caso dell' anoressia è determinata da un alterazione dell'immagine corporea. In questo caso la persona avrebbe una rappresentazione del proprio corpo molto più piccola e minuta di sé, rispetto alla realtà; ciò spiegherebbe gli intensi sforzi impiegati per aumentare la propria massa corporea.
Entrambi, però, dispongono di un’autostima, estremamente fragile. Uno degli aspetti più volte sottolineato è la marcata correlazione esistente, per i soggetti affetti da dismorfia muscolare, tra "taglia" muscolare e autostima. Sembra che quest’ultima dipenda in modo esclusivo da quanto grossi i soggetti sentono di essere. Questo fenomeno spiegherebbe l’esigenza di richiedere costantemente rassicurazioni dagli altri, concernenti lo sviluppo ulteriore della loro muscolatura.

Al momento, ulteriori studi devono essere effettuati, per poter rilevare con più accuratezza i soggetti affetti e su come poter offrire loro un valido aiuto.




Dr. Padovani Massimiliano