Kummerspeck: l'aumento di peso al termine di una relazione

Uno studio che ha coinvolto i ricercatori di Penn State, ha approfondito il concetto tedesco di “kummerspeck”, ovvero all’eccessivo peso acquisito a causa del consumo emotivo e compulsivo di cibo.

È vero che la rottura di una relazione sentimentale può essere dolorosa e traumatica, ma “affogare il dolore” nel gelato per un giorno o due è davvero così dannoso per il nostro corpo?


Van Strien e colleghi (2015) sottolineano che mangiare in risposta allo stress è un fenomeno biologico ed evolutivo, in quanto lo stress è associato all’attivazione dell’asse surrenale ipotalamo-ipofisario (HPA), che prepara il corpo alla lotta o alla fuga ed in genere diminuisce l’appetito (Papadimitriou&Priftis, 2009). Se la fine di una relazione può causare marcato stress, i ricercatori ipotizzano che l’alimentazione emotiva (abbuffarsi di cibo per ridurre l’umore negativo) può quindi portare a scelte alimentari non salutari e all’aumento di peso sia per uomini che per donne (Konttinen, Männistö, Sarlio-Lähteenkorva, Silventoinen & Haukkala, 2010; Leehr et al., 2015). In realtà, l’attuale studio dimostra che gli umani moderni non tendono ad ingrassare dopo una rottura relazionale.

Il team di ricerca ha condotto due studi per verificare la teoria secondo cui le persone potrebbero avere maggiori probabilità di ingrassare dopo la rottura di una relazione. Dunque, le ipotesi dello studio sono:
  • i partecipanti esibiscono Kummerspeck in risposta allo scioglimento delle relazioni;
  • questo effetto è più evidente nelle donne.
I risultati del primo studio, mostrano come la maggior parte dei partecipanti (62,7%) non ha riportato variazioni di peso. I ricercatori sono rimasti sorpresi da questo risultato, così hanno deciso di eseguire un ulteriore studio e considerare altri fattori che possono contribuire alla variazione di peso dopo l’interruzione di una relazione sentimentale.

Nello studio successivo, la maggior parte dei partecipanti (86,2%) ha riferito di non essere ingrassato dopo la fine della relazione. Inoltre,  non vi era alcuna relazione tra sesso e segnalazioni di aumento di peso. Allo stesso modo, la maggior parte dei partecipanti (76,9%) ha riferito di non aver perso peso dopo la rottura della relazione e non c’è stata alcuna relazione tra la perdita di peso e il sesso. I partecipanti di sesso femminile che rispondono positivamente all’aumento di peso dopo il termine della relazione rivelano punteggi più alti di consumo emotivo rispetto alle donne che hanno risposto in modo negativo; questa differenza non è stata rilevata tra i partecipanti di sesso maschile. Infine, non c’è stata nessuna differenza significativa legata al genere.  L’unico dato che sembra essere significativo riguarda la credenza comune, ossia le persone (48,3%) credevano che gli uomini non sperimentassero alcun cambiamento di peso; ma sostenevano, invece, che le donne sarebbero ingrassate dopo la fine di una relazione (45,3%).

I risultati ottenuti necessiterebbero di ulteriori approfondimenti, ma al momento i dati riportano che non siano significativamente correlati.


Bibliografia
  • Dunson, D. B., Baird, D. D., & Colombo, B. (2004). Increased infertility with age in men and women. Obstetrics & Gynecology, 103(1), 51-56.
  • Konttinen H., Männistö, S., Sarlio-Lähteenkorva, S., Silventoinen, K., &Haukkala, A. (2010). Emotional eating, depressive symptoms and self-reported food consumption. A population-based study. Appetite, 53(3), 473-479.
  • Ozier, A. D., Kendrick, O. W., Knol, L. L., Leeper, J. D., Perko, M., & Burnham, J. (2007). The eating and appraisal due to emotions and stress (EADES) questionnaire: Development and validation. Journal of the American Dietetic Association, 107(4), 619-628.
  • Papadimitriou, A. &Priftis, K. N. (2009). Regulation of the hypothalamic-pituitaryadrenal axis. NeuroImmunoModulation, 16, 265-271.
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  • Van Strien, T. et al. (2015). Symposium: Emotional eating (ISO61), Abstracts, p. 167. Presented at the 14th European Congress of Psychology, Milan, Italy, 7-10 July.
  • Wilkinson, L. L., Rowe, A. C., Robinson, E., & Hardman, C. A. (2018). Explaining the relationship between attachment anxiety, eating behaviour and BMI. Appetite, 127, 214-222.