Il Disturbo da Escoriazione (stuzzicamento della pelle), detto anche “Skin Picking” in inglese e “dermatillomania” in italiano, è una condizione clinica caratterizzata da un costante stuzzicamento della pelle che causa lesioni cutanee, e da ripetuti tentativi di frenare tale comportamento.
E' un disturbo psicologico molto invalidante: chi ne soffre, infatti, tormenta la propria pelle in svariati modi: pizzicandosi, strofinandosi, graffiandosi, lacerandosi spesso nel tentativo di eliminare imperfezioni cutanee reali o piuttosto immaginarie presenti sulla sua pelle (es. nei, brufoli, punti neri, crosticine, ecc.), con la conseguenza di provocarsi ferite ed escoriazioni anche gravi, che possono portare ad infezioni e cicatrici.
I soggetti si grattano con le unghie, ma sono capaci di martoriarsi la pelle anche con pinzette, forbici, aghi, o addirittura con i denti. La parte colpita di norma è il viso, ma possono essere preda di attacchi anche braccia, petto, spalle, mani, labbra e cuoio capelluto.
Epidemiologia:
Il disagio può esordire ad ogni età, dalla preadolescenza alla vecchiaia, con una prevalenza per il sesso femminile.
La persona che ne soffre, impiega moltissime ore della sua giornata ad ispezionarsi la pelle, con o senza lo specchio, e tralascia ovviamente gli appuntamenti quotidiani come lo studio, il lavoro e i contatti sociali.
Questi individui cercano, poi, in tutti i modi di camuffare con trucchi e vestiti i segni lasciati dalle loro “torture”, in quanto il sentimento che li accompagna è sempre quello di vergogna, imbarazzo, senso di colpa; eviteranno, così, luoghi pubblici come piscine, spiagge, palestre dove dovrebbero per forza spogliarsi e rendere pubbliche le loro escoriazioni.
La differenza con quello che può esser considerato un comportamento comune è l’incapacità di controllare l’impulso di tormentarsi la pelle e di non riuscire a fermarsi.
Questa pratica, infatti, diventa patologica quando assume il carattere di una compulsione, cioè quando il soggetto non riesce ad esimersi dal mettere in atto il comportamento, quando è ripetuto nel tempo, con una intensità sempre maggiore e, dunque, inizia a causare alterazioni cutanee evidenti e/o permanenti. In questi casi la dermatillomania ha anche delle ovvie conseguenze sociali, relazionali, lavorative.
Solitamente questo disturbo viene messo in pratica dopo aver vissuto situazioni molto stressanti ed ansiogene: l’esordio più comune è in seguito ad eventi di vita stressanti, sia inattesi come lutti, licenziamenti, separazioni, o anche programmati, es. nascite, matrimonio, traslochi, ecc.
Le cause precise sono tutt’ora ignote, però sono state formulate molteplici ipotesi, avvalorate da prime conferme scientifiche, che vanno dai fattori genetici, ereditari fino a quelli neurologici ed alla rabbia inespressa.
Le emozioni che precedono questo comportamento sono, di solito, ansia, noia, eccitazione, paura, e si nota come gli episodi siano caratterizzati da un aumento della tensione emotiva. Spesso tale comportamento viene messo in atto dal soggetto in uno stato simil-“trance” ed ha anche un effetto calmante.
Quindi, si possono ipotizzare due funzioni principali di tale disturbo, ovvero la funzione di regolarizzazione delle emozioni (come altri comportamenti autolesionistici, fa svanire quelle negative) o come una sorta di “ricompensa”, in quanto rilassa ed è estraniante.