Ipersessualità: la relazione tra autostima e personalità
Un recente studio ha cercato di determinare la relazione che intercorre tra la dipendenza sessuale e le caratteristiche socio-demografiche, l’autostima e le dimensioni di personalità.
La dipendenza sessuale, detta anche ipersessualità, comprende un insieme di condizioni psicopatologiche caratterizzate da pensieri e fantasie sessuali intrusive associate a perdita di controllo sui comportamenti sessuali.
La nozione di dipendenza sessuale a volte è confusa con la normale, positiva, piacevole ed intensa sessualità goduta dalla popolazione normale o con la semplice alta frequenza di rapporti sessuali. In realtà, i dipendenti dal sesso hanno perso il controllo sulla propria capacità di dire no e di scegliere; pertanto il loro comportamento sessuale è parte di un ciclo di pensieri, sentimenti ed azioni che non possono più controllare. I comportamenti che i dipendenti sessuali possono mettere in atto sono i più svariati e possono includere comportamenti compulsivi nelle seguenti aree: promiscuità sessuale, prostituzione personale, continue fantasie sessuali, masturbazione, esibizionismo, voyeurismo, frotterismo, pratiche di tipo sadomasochistico, dipendenza da materiali o linee telefoniche a carattere pornografico e ipersessualità all’interno di una relazione stabile in misura tale da squilibrarla.
Un recente studio:
Gli obiettivi del recente studio erano quelli di determinare la prevalenza della dipendenza sessuale tenendo conto delle caratteristiche sociodemografiche, l’autostima e le dimensioni di personalità delle persone colpite, identificando i fattori che potrebbero essere associati all’ipersessualità e la vulnerabilità.
I risultati riportano che nel campione esaminato (510 soggetti), la prevalenza dell’ipersessualità sembra variare tra il 3% e l’8%.
In relazione alle caratteristiche sociodemografiche, è stata rilevata una differenza significativa tra uomini e donne, con prevalenza maggiore nel genere maschile. Non è stata trovata nessuna relazione statisticamente significativa tra dipendenza sessuale ed età, livello di istruzione, tipologia di abitazione, stato civile e situazione lavorativa.
Per quanto riguarda l’autostima, i dati sono controversi rispetto a quanto riportato dalla letteratura.
Infine, nella valutazione delle dimensioni di personalità è stato evidenziato che le persone senza ipersessualità avevano un punteggio più alto nelle dimensioni di estroversione, gradevolezza e coscienziosità; mentre i soggetti con dipendenza sessuale presentavano livelli più elevati di nevroticismo. Ciò significa che i dipendenti sessuali riferiscono in misura maggiore sentimenti di instabilità emotiva e tendenza a provare emozioni negative, come rabbia, ansia e depressione. L’alto nevroticismo è legato alla reattività emotiva, impulsività e alla vulnerabilità allo stress; queste persone tendono a sperimentare eventi di vita più negativi e ad avere credenze irrazionali. Inoltre, è stata evidenziata una comorbilità con l’alcolismo e l’eccessivo consumo di tabacco.
La dipendenza sessuale, detta anche ipersessualità, comprende un insieme di condizioni psicopatologiche caratterizzate da pensieri e fantasie sessuali intrusive associate a perdita di controllo sui comportamenti sessuali.
La nozione di dipendenza sessuale a volte è confusa con la normale, positiva, piacevole ed intensa sessualità goduta dalla popolazione normale o con la semplice alta frequenza di rapporti sessuali. In realtà, i dipendenti dal sesso hanno perso il controllo sulla propria capacità di dire no e di scegliere; pertanto il loro comportamento sessuale è parte di un ciclo di pensieri, sentimenti ed azioni che non possono più controllare. I comportamenti che i dipendenti sessuali possono mettere in atto sono i più svariati e possono includere comportamenti compulsivi nelle seguenti aree: promiscuità sessuale, prostituzione personale, continue fantasie sessuali, masturbazione, esibizionismo, voyeurismo, frotterismo, pratiche di tipo sadomasochistico, dipendenza da materiali o linee telefoniche a carattere pornografico e ipersessualità all’interno di una relazione stabile in misura tale da squilibrarla.
Un recente studio:
Gli obiettivi del recente studio erano quelli di determinare la prevalenza della dipendenza sessuale tenendo conto delle caratteristiche sociodemografiche, l’autostima e le dimensioni di personalità delle persone colpite, identificando i fattori che potrebbero essere associati all’ipersessualità e la vulnerabilità.
I risultati riportano che nel campione esaminato (510 soggetti), la prevalenza dell’ipersessualità sembra variare tra il 3% e l’8%.
In relazione alle caratteristiche sociodemografiche, è stata rilevata una differenza significativa tra uomini e donne, con prevalenza maggiore nel genere maschile. Non è stata trovata nessuna relazione statisticamente significativa tra dipendenza sessuale ed età, livello di istruzione, tipologia di abitazione, stato civile e situazione lavorativa.
Per quanto riguarda l’autostima, i dati sono controversi rispetto a quanto riportato dalla letteratura.
Infine, nella valutazione delle dimensioni di personalità è stato evidenziato che le persone senza ipersessualità avevano un punteggio più alto nelle dimensioni di estroversione, gradevolezza e coscienziosità; mentre i soggetti con dipendenza sessuale presentavano livelli più elevati di nevroticismo. Ciò significa che i dipendenti sessuali riferiscono in misura maggiore sentimenti di instabilità emotiva e tendenza a provare emozioni negative, come rabbia, ansia e depressione. L’alto nevroticismo è legato alla reattività emotiva, impulsività e alla vulnerabilità allo stress; queste persone tendono a sperimentare eventi di vita più negativi e ad avere credenze irrazionali. Inoltre, è stata evidenziata una comorbilità con l’alcolismo e l’eccessivo consumo di tabacco.